Sommario RdT 2/2010

Cesare Giraudo S.I.
«In persona Christi» «In persona Ecclesiæ». Formule eucaristiche alla luce della «lex orandi». La sistematica scolastica ha visto la consacrazione come un'azione sacra a sé stante, incorniciata da un complesso di preghiere. Per conferire uno statuto a queste due porzioni, essa ha coniato due formule distinte: nella consacrazione il ministro agisce in persona Christi, nelle preghiere agisce in persona Ecclesiæ. È giusto continuare a contrapporre le due formule e dare per scontata tanto la frammentazione della preghiera eucaristica quanto la frattura che ne deriva per il ruolo ministeriale? Una chiara risposta è offerta dalle mistagogie patristiche: pur sottolineando l'efficacia assoluta delle parole consacratorie, i Padri si preoccupavano di riferirla all'epiclesi e all'intera preghiera eucaristica (RdT 51 [2010] 181-195)

Giulio Parnofiello S.I.
Scrittura, norme morali e storia. L'ultimo documento elaborato dalla Pontificia Commissione Biblica a proposito delle radici bibliche dell'agire morale riprende, tra le questioni ancora aperte, quella del ruolo della Scrittura rispetto alla normatività in campo etico. L'ethos biblico non è un sistema organizzato di teologia morale, anzi questa funge da scienza ermeneutica del dato biblico, interrogando il testo e facendosi interrogare da esso in modo che interagisca con l'esperienza storica dell'uomo; di qui la necessità dell'elaborazione di una criteriologia da applicare ai testi della Scrittura per riuscire a comprenderne correttamente il valore (RdT 51 [2010] 197-213)

Emanuela Zurli
Kyrie eleison. L'invocazione biblica a Dio, che ci ama come una madre. Lo studio si propone di verificare significato e contesto originari dell'invocazione di origine biblica Kyrie eleison, tradotta nella liturgia: «Signore, pietà». Sia dall'indagine semantica, condotta sul linguaggio originario e le successive traduzioni, sia da quella contestuale, svolta sui Vangeli, risulta che l'invocazione si rivolge all'amore «materno» di Dio e non nasce da una richiesta di perdono dei peccati. L'autrice, quindi, suggerisce di tradurla: «Signore, amami teneramente» (RdT 51 [2010] 215-232)

Gabriele Fadini
La cristologia di Jon Sobrino. In dialogo con la Congregazione per la Dottrina della Fede. L'articolo si propone di affrontare i temi centrali della cristologia di Jon Sobrino s.j. alla luce ed in dialogo con la Nota a lui rivolta dalla "Congregazione per la Dottrina della Fede". Nel discutere le critiche mosse a Sobrino, l'autore intende mettere in luce la rilevanza storico-teoretica dell'opzione preferenziale per i poveri e del tema del Regno di Dio nella cristologia del teologo salvadoregno (RdT 51 [2010] 233-255)

João I. Piedade S.I.
Il soggetto al crocevia della crisi e della ripresa. Approccio ad alcuni pensatori contemporanei. L'articolo tratta il problema della soggettività prendendo in considerazione il momento cruciale della crisi e della ripresa come due poli che delimitano il discorso contemporaneo sul soggetto. La riflessione si sviluppa a partire dalla scelta di alcuni autori che sono significativi nell'ambito dell'ambito della discussione intorno al soggetto. Da Heidegger a Levinas, passando per Gadamer e Habermas, si delinea un percorso fatto dalle mutazioni del concetto di soggettività evidenziando il crocevia della crisi e della ripresa (RdT 51 [2010] 257-284)

Vincenzo Rosito
Il cristianesimo tra individuo e istituzioni. Potere, teologia e politica nell'organizzazione democratica dello Stato. Intersecando discipline come la filosofia politica, la teologia sociale e la sociologia della conoscenza, l'articolo si propone di analizzare la relazione tra ambito politico e ambito teologico alla luce del paradigma sociologico contemporaneo del potere. Quest'ultimo viene visto come capacità umana e intersoggettiva di configurare relazioni e interazioni di carattere simbolico e linguistico. Alla luce di tali premesse la dialettica della secolarizzazione è chiamata a lasciare il passo a una prassi sociale, politica ed ecclesiale in cui vengono democraticamente ricercate le condizioni di possibilità per spazi di incontro e di conoscenza sociale, aperti a relazioni mature fondate sul reciproco apprendimento (RdT 51 [2010] 285-300)

Francesco Maceri S.I.
Il Logos che ama è la legge dell'uomo. Nota a margine del documento della Commissione Teologica Internazionale sulla legge naturale. Sono messi in luce sia alcuni contenuti apprezzabili sia taluni limiti dello studio della CTI sulla legge naturale. Per potenziare la ricerca di un'etica universale si indica la necessità dell'impiego strutturante, organico e non aggiuntivo dei dati teologici e cristologici, e di considerare l'amore umano sul piano ontologico, come fenomeno umano originario e legato con il divino (RdT 51 [2010] 301-307)

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Dal 28 al 30 Dicembre 2009 si è tenuto a Roma il XX Corso di Aggiornamento per Docenti di Teologia su: «La Teologia nel tempo dell'evoluzione». Le varie relazioni, tra cui quelle di Costa, Molari, Arnould, Franceschelli, Semplici, hanno tematizzato la relazione possibile tra teologia e la teoria darwiniana dell'evoluzione (RdT 51 [2010] 309-315)

Nicola Ciola
La "mediazione antropologica" nel pensare Dio e Cristo in s. Anselmo d'Aosta. Si intende mostrare come una corretta ermeneutica del pensare Dio e Cristo in S. Ansemo d'Aosta debba sempre tenere presente la mediazione antropologica. Infatti per quanto riguarda Dio, è nella prospettiva del tema della sua immagine nell'uomo che il pensiero di Anselmo sfugge alle critiche che la storiografia ha conosciuto. E per quanto riguarda Cristo, è nella risoluzione agapica e nell'ottica della libertà donata, cui l'essere umano aspira, che può essere riletto il mistero dell'Incarnato, che a sua volta getta luce sul mistero dell'uomo (RdT 51 [2010] 316-326)

Humberto Miguel Yáñez S.I.
Le vie del Bene. Si offre una visione scientifica della teologia morale nel suo carattere oggettivo e intersoggettivo. Contenuti del vivere umano onesto e la novità che la fede apporta sono letti a partire dall'istanza di libera responsabilità storica nella ricerca di risposte condivisibili all'interno di culture differenziate. La cura è al discernimento e alla formazione, al privilegio del debole come imprescindibile criterio di oggettività morale (RdT 51 [2010] 327-332)

Recensioni. Sono recensiti i volumi di: E. Andreuccetti (M. Brunini); E. Castellucci (P. Gamberini S.I.); G. Falconi (M. Imperatori S.I.); S. Guarinelli (A. Magoga); G. Jossa (A. Casalegno S.I.); A. Longobardi (D. Marafioti S.I.); C. Scordato (D. Marafioti S.I.); M. Serretti (N. Salato); Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della Cei (A. Barruffo S.I.); R. Tremblay - S. Zamboni (C.L. Rossetti); A.M. Vigen (A. Vicini S.I.) (RdT 51 [2010] 333-351)

ultimo aggiornamento 31 marzo 2010